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5 modi in cui Sandman ha cambiato il mondo

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5 modi in cui Sandman ha cambiato il mondo

5 modi in cui Sandman ha cambiato il mondoIn occasione del ventennale di Sandman, il sito io9.com ha pubblicato un articolo incentrato sui 5 modi in cui Sadman ha cambiato il mondo. Vediamoli insieme!

1) Ha portato i fumetti tradizionali nella moda culturale. Nel 1988, i fumetti americani stavano guadagnando una misura di accettazione critica grazie a The Dark Knight Returns di Frank Miller, Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons e Maus di Art Spiegelman, ma è toccato a Sandman il compito di mettere insieme il populismo dei primi due e la gravità dell'ultimo in modo da creare una serie che Norman Maller ha chiamato "fumetto per intellettuali". [...] Seguendo i suoi interessi e le sue ossessioni, Gaiman ha creato accidentalmente un fumetto che era in un formato familiare, ma nel modo più spaventosamente inusuale per i lettori che volevano qualcosa di più.

2) Non era un fumetto su supereroi. Una delle cose primarie in cui la serie era inusuale è stata la mancanza di supereroi come siamo abituati a conoscerli. Si, i supereroi appaiono saltuariamente nella serie, ma la serie abbandona gli stereotipi e i cliché di quello che le persona considerano fumetti di massa, fornendo all'editore DC Comics la dimostrazione che un fumetto finalizzato ad un'audience adulta, senza un leader supereroe, potrebbe non solo vendere, ma ottenere una accettazione critica simile a Watchmen o Dark Knight. [...]

3) Ha condotto i fumetti fantasy fuori dal genere ghetto. Con il suo uso liberale uso delle risorse, Gaiman potrebbe non avere polverizzato le regole con i suoi mix di magico realismo, mito e il mondo che conosciamo [...], ma l'alto profilo della natura delle serie - specialmente dimostrato quando, continuando a proseguire con la scrittura dell'opera, ha proseguito a collezionare attestati di stima da parte di autori come Maller, Stephen King e molti altri - ha esposto la gente all'uso di convenzioni fantasy che evitano folletti ed elfi. [...]

4) Ha reintrodotto la teoria dell'autore di fumetti. Per la prima volta nella storia del mainstream, quando un autore abbandona una serie di successo, la stessa finisce di pari passo; anche quando Alan Moore abbandonò Swamp Thing, è stato seguito il mese successivo da un nuovo scrittore [...].

5) Non assomiglia a nessun altro fumetto. Al di là della qualità in termini di storia, è impossibile ignorare il contributo che l'autore delle copertine e designer Dave McKean ha portato alla serie. [...] McKean è andato oltre le convenzioni delle copertine di fumetti ed ha creato dei bellissimi pezzi su una base regolare e ha confuso le persone che pensavano di sapere a cosa i fumetti avrebbero dovu to assomigliare.

Che ne pensate? Siete daccordo?

I commenti degli utenti di neilgaimania

Nobody Owens19-12-2008 alle 23:11

Sono completamente d'accordo; un'analisi veramente ben fatta, mi vado a cercare la versione completa sul sito.
Purtroppo però questi "cambiamenti" sono in linea del tutto teorica, perchè (aimè) la gran parte dei lettori di fumetti (e lettori in generale, o almeno per quanto posso osservare in Italia) ingorano l'esistenza o il contenuto specifico di questa favolosa serie, che spesso viene invece fraintesa o sottovalutata; mi basta pensare ad un articolo che lessi non ricordo dove su Gaiman, in cui, in un breve riassunto della sua vita, veniva scritto "è riuscito ad uscire dal ghetto del fumetto per arrivare alla produzione di film... ecc" o una cosa del genere.
Mah...

Devil26-12-2008 alle 16:07

Hai perfettamente ragione, credo che fosse su Ciak quella descrizione ridicola...

In effetti, troppo spesso viene accostato il fumetto ad un media per bambini, senza conoscere quanto il fumetto possa essere differente da "Topolino" (senza nulla togliere al mitico Zio Paperone!).

A volte io prendo il brano che descrive Destino all'inizio di Vite Vrevi (mi pare) e lo invio senza dire da dove l'ho preso... e puntualmente le persone rimangono basite perché sembra un pezzo preso da qualche famosa opera di letteratura...

Buone Feste!

Daken05-06-2009 alle 21:02

non capisco perchè nomina solo the dark night e watchmen,visto che prima di loro esistevano già Ghost World e A Contract With God(e tutti i racconti di new york successivi del grande Will Eisner) e poi il paragone con Swamp Thing di moore mi sembra ingiusto,visto che Gaiman ha creato la serie e ne a mantenuto i diritti(cosa praticamente mai successa prima di allora)mentre Moore si è limitato a scrivere su una serie non sua con un'enorme bagaglio di continuity arretrata prodotta da altri(e anche se è un genio non puo' fare miracoli!).Comunque credo che la cosa piu' importante è che Sandman è riuscito per la prima volta a far giungere una serie autorale ai vertici delle classifiche di vendita ed a introdotto il created-owen(principio per cui il creatore di un personaggio mantiene i diritti)alla vertigo,dove the swamp thing e jhon costantine ne erano privi,creando una nuova possibilità sfruttata da molti in seguito(Ennis col suo Preacher su tutti)modificando profondamente il mondo dei comics(pensate alle grandi case come la Image e la Dark Horse Legends,senza Sandman non esisterebbero!)

I dati dell'articolo

  • Articolo

    del 18-12-2008

  • Autore dell'articolo

    Devil & Irek

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