
Neilgaimania è lieta di presentare un'intervista a Mattia Naliato, in arte StudioPazzia. Profondo conoscitore del mondo dei fumetti, StudioPazzia è anche autore della strip
Bambini che potete seguire su Internet all'indirizzo
http://shockdom.com/open/studiopazzia/. Neilgaimaniaco sfegatato, ha deciso di omaggiare Gaiman e Sandman con delle tavole in cui in suoi bambini interpretano gli Eterni di Sandman. Di seguito un'intervista all'autore e le immagini degli Eterni da lui creati...
1. Come nasce il tuo nickname StudioPazzia?
StudioPazzia è la mia firma. E' colui che crea i miei fumetti. E' un nome che ho adottato parecchi anni fa e che, col tempo, ha preso una propria personalità. Posso dire che "pazzia" c'entra con il mio nome all'anagrafe, ma di più non mi è concesso rivelare.
2. Cosa ti ha spinto ad entrare nel mondo dei fumetti?
Non è che vi sia entrato. Semplicemente i fumetti ci sono sempre stati. In casa mia ho sempre avuto sotto mano fumetti, parlo di quelli di mio papà. Poi, verso gli otto anni, ho iniziato a voler acquistare i "miei" fumetti. Il fatto di provare a disegnare le mie storie credo sia dovuto al desiderio di voler raccontare quello che mi piacerebbe leggere.
Insomma, considero il fumetto il mezzo espressivo che mi è più affine.
3. Chi è il tuo illustratore preferito e per quale motivo?
Domanda difficile. Se con illustratore si intende disegnatore di fumetti ce ne sarebbero così tanti da nominare.
Se penso alla serie
The Sandman però posso rispondere a colpo sicuro:
Mike Dringenberg! Per me il vero volto di Morfeo è quello tratteggiato dalla sua matita.
Altro disegnatore che adoro (e che i fan di Gaiman conoscono bene) è
John Bolton. Ma non potrei anche non citare
Frank Quitely (che ha disegnato il Destino di "Notti Eterne"), forse il mio disegnatore supereroistico preferito (avete letto il suo
Superman in coppia con
Grant Morrison?).
Non vorrei dilungarmi troppo. Il fatto è che, nel fumetto, il ruolo del disegnatore è ben oltre il solo illustrare la storia. E, soprattutto nel caso di autori "completi", nel senso che disegnano e scrivono le proprie storie, è inimmaginabile pensare a quel preciso fumetto disegnato da un'altra mano. Questo rende difficile fare una classifica di disegnatori.
Concludendo, al momento, il disegnatore che più mi interessa, è
Jaime Hernandez (autore con il fratello della serie indipendente
Love & Rockets). Badate bene che parlo di una preferenza del momento!
4. Tu sei autore della serie strip-comics Bambini. Come nascono i Bambini? e cosa rappresentano?
Bambini nasce dal desiderio di creare una mi striscia, una strip-comic che fosse adatta al web.
Mi attirava l'idea di una storia che si esprimesse nello spazio di una singola tavola, ma che potesse anche dire qualcosa sul lungo tempo. C'ho messo un po' a focalizzare il tipo di storia. Non posso non dire che è stata la lettura di
Calvin & Hobbes di Bill Waterson che mi ha spinto a buttarmi in questa avventura. I personaggi sono poi venuti da se. Come se fossero li che mi aspettavano per essere raccontati.
Cosa rappresentano? Credo siano i lettori a doverlo dire.
5. Ognuno degli Eterni da te riproposto è ispirato ad uno dei "bambini". Come hai scelto a chi di loro assegnare il ruolo di ciascun Eterno?
L'idea di far interpretare ad ognuno dei Bambini un Eterno è nato un po' per caso. Avevo disegnato Marco in versione
John Constantine lanciando la sfida a chi indovinava la citazione. Una ragazza su Facebook ha indovinato e mi ha chiesto poi di disegnarlo in versione
Sandman. Sono sempre stato tropo intimorito per disegnare i personaggi di Gaiman, ma, se mi veniva chiesto, era tutta un'altra storia…
Da li l'idea di far interpretare a ogni bambino un membro della famiglia di Sogno.
C'ho ragionato un po' per decidere a chi far interpretare chi. Ho cercato un carattere comune che li avvicinasse.
Marco con Sogno, è il personaggio principale ed in più ha un senso del dramma che mi ricordava Morfeo.
Simone con Destino, la battuta sulla cecità era inevitabile.
Cerotto è espansivo e confusionario come Distruzione.
Chiara carina come Desiderio e dava la possibilità di scherzare sul fatto dell'uomo-barra-donna.
Stefano con Disperazione per la stazza e per il fatto di essere personaggi di cui appaiono più i lati negativi che quelli positivi.
Alex e Delirio per la loro stranezza.
Death è stata difficile da associare. Non so se tutti apprezzeranno, ma per me, quella dell'orsacchiotto è stata la decisione migliore.
6. Lo stile dei tuoi personaggi richiama quello che Jill Thompson ha usato per illustrare i Piccoli Eterni. Quale influenza ha avuto la sua opera o quella di altri artisti (come ad esempio il Bill Watterson di Calvin e Hobbes) sul tuo modo di concepire le strip con i bambini
Come spiegavo precedentemente, l'opera di Waterson è stato propulsiva nel lanciarmi a fare il mio fumetto. Però non ci sono autori a cui mi sono ispirato consapevolmente. In maniera più o meno involontaria credo di assorbire da quegli autori che più ammiro. Si deve imparare dai maestri, "rubare" quel che serve per il proprio lavoro cercando di farlo proprio.
7. Un aggettivo per descrivere Neil Gaiman.
Epico.
8. Cosa ammiri di più dell'autore inglese e cosa ti fa più arrabbiare?
Come non ammirare un autore che ha creato Sandman? Che ha scritto
American Gods?
In Gaiman ho trovato le storie che sembravano scritte appositamente per me (e non credo di essere l'unico). Personaggi talmente brillanti da sembrare vivi. La mescolanza di un'infinità di citazioni che vanno dalla mitologia ai super eroi ai fatti più popolari. Il tutto unito da una parola sempre semplice, delicata e spontanea.
Cosa mi fa arrabbiare? Ahi! Tasto delicato. Praticamente tutto quello che ha scritto negli ultimi anni (esclusione fatta per
Il figlio del Cimitero). Non ho trovato più quell'impegno che c'era nelle sue opere più giovanili. Sembra che la sua tecnica continui a migliorare, ma manca la scintilla, la vita che ritrovavo in sprazzi di genialità di un tempo.
Ma Gaiman è come un vecchio amico, anche se continua a deluderti non puoi lasciarlo. Continuerò a leggerlo sperando di ritrovare un'emozione come in Sandman o
Mr. Punch o Signal to Noise o…
E poi posso sempre rileggere quello che mi ha entusiasmato, riuscendo a trovare ad ogni nuova lettura una nuova sorpresa.
Vorrei concludere ringraziando i ragazzi di Neilgaimania, sempre amichevoli e disponibili.
Sandman - Marco
Death - Orsetto
Destino - Simon
Desiderio - Chiara
Delirio - Alex
Distruzione - Cerotto
Disperazione - Stefano