Rimaniamo nelle innevate e fredde terre nordiche...
Dopo il quasi anti-eroe
Beowulf, vediamo questa volta il personaggio del piccolo Odd, protagonista di
Odd e il gigante di ghiaccio.
Ancora bambino Odd è costretto a vivere pesanti tragedie e perdite a livello affettivo. Allontanato e schermito, poiché perseguitato dalla sfortuna e storpio ad una gamba, ma con un ampio sorriso, il bambino deciderà di fuggire dal suo villaggio di valorosi e forti vichinghi. Ecco che subito incontra tre ambigui animali che lo seguiranno e chiederanno il suo aiuto. Costoro non sono altro che possenti Dei nordici spodestati dalla loro Hasgard, bramosi di tornare alla loro antica dimora, ripristinare il loro potere e l’equilibrio delle stagioni interrotto da un gigante di ghiaccio. Ed è qui che il piccolo nordico avrà l’opportunità di riscattare il proprio valore e dimostrarsi alla pari dei più grandi eroi norrenni e poter far ritorno al suo villaggio un po’ più grande, sia nelle sembianze che nell’animo, con orgoglio e gloria, e rivedere sua madre regalandole la gioia che tanto voleva rivederle dipinta sul volto.
L’ILLUSTRAZIONE
La tecnica utilizzata è mista, ho utilizzato una gouache affiancata dal colore acrilico, la tipologia di disegno è pensata per un pubblico infantile, ma non troppo.
Vengono presentati Odd zoppicante e sorretto dalla sua stampella in compagnia dei tre animali: l’orso, la volpe e l’aquila rispettivamente Thor, Loki ed Odino, avvolti in uno scenario innevato ma allo stesso tempo reso decorativo dalla movenza della neve, che forma delle grazie, e da cristalli di ghiaccio che scendono dall’altro della destra ottica.
È inoltre presente una contrapposizione cromatica tra lo scenario freddo e i colori caldi e brillanti dei personaggi.