Il secondo volume di
1602 raccoglie gli ultimi quattro albi della storia originale dove viene mostrato chiaramente il contributo di un gruppo di personaggi fondamentali nella storia di Marvel: uomini straordinari esiliati dalle città per la loro diversità. Uomini dai poteri incredibili che sono delle armi viventi pericolosissime, unico baluardo contro gli eventi che minacciano la terra. Uomini che sanno sfruttare le proprietà del fuoco, del ghiaccio, solidi come rocce, capaci di volare come angeli. Un’anomalia temporale concede persino una consistente apparizione a Thor, re dei tuoni. Insomma, sono presenti buona parte dei personaggi che hanno creato il mito della Marvel e sui quali ancora oggi esistono delle serie di grande successo.
L’intreccio è molto articolato ma coerente: operazione piuttosto complessa considerato che appaiono decine di personaggi e tutti con un “futuro” (considerato il tempo in cui è fissata la narrazione) estremamente denso di avventure e di gesta eroiche.
Il risultato globale dell’opera, come già detto per il primo volume della serie, è un fumetto tecnicamente eccellente, ben narrato, illustrato splendidamente ma dall’anima molto diversa rispetto alle altre opere di Gaiman, se non fosse stato così tanto pubblicizzata la sua collaborazione potreste leggerlo e non distinguere la sua mano. Seppur, ripeto, tecnicamente 1602 sia davvero ben fatto.
Ma come sappiamo bene, il successo di un’opera dipende da elementi ben più magici della tecnica sopraffina…