Quattro diverse esperienze, un percorso di iniziazione in cui quattro guide mostrano i sentieri della magia ad un giovane dalle grandi potenzialità affinché usi il suo dono contro le tentazioni della fiamma oscura.
“Tutte le cose si dividono nelle forze gemelle dell’ordine e del caos in perenne lotta per il dominio. La vita è qualcosa che sta nel mezzo: non nel vorticare del supremo caos, né della piatta perfezione del puro ordine, ma da qualche parte nel mezzo”. La magia può fare propendere l’esito della battaglia su un versante piuttosto che su un altro, specialmente la magia di un giovane potente come Timothy Hunter. Per incanalare la sua forza verso il bene
“i quattro cavalieri dell’Apocalisse in trench”, come definite da John Constantine – unico mortale del gruppo – le guide di Timothy, condurranno il giovane nel passato della magia, nel versante oscuro, nel regno delle fate e nel futuro.
“I luoghi che visiterai non esistono”, viene detto al ragazzo nella sua peregrinazione nel regno delle fate.
“Perché esistono solo due mondi: il tuo, che è il reale, e gli altri, della fantasia. Quelli come questo, sono mondi dell’immaginazione umana: la loro realtà o la loro mancanza di realtà non importa. L’importante è che ci siano. Questi mondi offrono un’alternativa. Una fuga. Una minaccia e un potere, rifugio e dolore. Danno un senso al mondo. Non esistono; e per questo sono tutto ciò che serve. Capisci?”.
I
Books of Magic sono l’omaggio di Gaiman a tutte le storie intrise di magie che hanno accompagnato la sua giovinezza e i suoi sogni. Questo volume pieno di tutti gli elementi magici caratteristici: gli amuleti dal grande potere, i demoni, la lettura delle carte, un mercatino della magia (già teatro della vicissitudini narrate in Stardust), le streghe e i demoni. Tutti questi elementi mantengono il loro rapporto con la tradizione seppur sia facilmente riconoscibile la paternità della storia… Perché l’atmosfera e le scelte narrative sono tipiche dello stile di Gaiman, così come il coinvolgimento della storia di alcuni personaggi proveniente direttamente da Sandman.
Personalmente ho trovato i
Books of Magic straordinari. Perché sono un concentrato esoterico eccezionale, così pieno di particolari e di cultura magica da costringere il lettore a rileggere il volume trovando sempre delle nuove chiavi di lettura al testo. Come suggerisce l’introduzione, è buona pratica leggere il volume invertendo o mischiando le parti di cui è composto allo scopo di scoprirne nuovi cammini…
La somiglianza del personaggio principale con il più recente Harry Potter è evidente. In entrambi i casi un giovane ragazzo seguito durante la sua iniziazione alla magia. Ma Gaiman non ha mai ritenuto di dovere denunciare il plagio. E la lettura del volume ne spiega chiaramente la ragione. I punti di contatto tra le due opere sono solo superficiali. La storia di Gaiman è narrata in modo più adulto, non è indirizzata direttamente ad un pubblico di bambini. Inoltre il viaggio di Timothy verso la maturazione magica rispetta le regole magiche e del fantasy con maggiore accuratezza di quanto non accada nella serie di Harry Potter.
In conclusione, un volume da non farsi sfuggire assolutamente tanto più che la Magic Press ha distribuito la seconda edizione di questa opera altrimenti introvabile.