Se siete dei frequentatori assidui di bar e caffè letterari, non dovreste essere stupiti della notizia che i clienti abituali, i quali una volta stavano incollati o ad un pc portatile o a un palmare, adesso scribacchiano e fanno schizzi furiosamente in un piccolo libretto dalla copertina nera.
Il fenomeno è partito dalla comunità di artisti/scrittori dell’Europa occidentale e sta coinvolgendo sempre più persone, un mondo che riscopre la gioia dell’inchiostro sulla carta, particolarmente la carta del
Moleskine.
Fabbricato e venduto dalla italianissima
Modo & Modo, il moleskine appare a prima vista come un altro libretto bianco, anche se di alta qualità. E’ disponibile in diverse dimensioni e stili, ma il più popolare è quello con la copertina rigida in vinile. La carta è di prim’ordine, color crema e priva di acidità; le pagine sono cucite in modo che il libro possa stendersi con decisione quando aperto. I tocchi distintivi sono il segnalibro, una tasca in basso per le carte libere e un elastico per contenere tutto in sicurezza.
L’ultimo produttore di libretti bianchi in questo stile – a cui è stato conferito il titolo di
“les carnets moleskines” dal celebrato scrittore inglese
Bruce Chatwin – ha chiuso le sue porte a Parigi nel 1986.
Modo & Modo, che adesso possiede il marchio associato al nome, ha cominciato a produrli nel 1998. Grazie a loro un’ardente comunità di fan e un piano ingegnoso di marketing, il moleskine ha fatto presa per la vita e le leggende dei suoi proprietari.
“Anonimo custode di una straordinaria tradizione, introvabile da anni, riprende il suo viaggio”, si legge nella piccola brochure inclusa con ogni libro. E’ stampata in quattro lingue, un altro elemento del peedigree del libro da viaggio.
“Torna a passare, come un testimone del nomadismo contemporaneo, da una tasca all’altra per continuare l’avventura.”
Ma è solamente un libro bianco? O è qualcosa di più?
“E’ indubbiamente solo un libro bianco. Ma non è solo un altro libro bianco,”, dice Armando Frasco, un uomo dell’Illinois che ha avviato
Moleskine.com, uno dei più popolari siti Internet devoti alla marca.
Ciò che lo rende unico è la storia di cui portatore. Il Moleskine è stato il taccuino di Chatwin, Picasso, Hemingway. Si suppone che Chatwin lo comprasse ogni volta che si trovava a Parigi, numerando ogni pagina e scrivendo il suo nome e il suo indirizzo sulla prima, in modo che potessero restituirglielo nel caso in cui lo avesse perduto.
Oggi uno dei fan più accaniti del Moleskine è
Neil Gaiman, il leggendario scrittore a cui è dedicato Neilgaimania. Sembra che lo abbia acquistato per la prima volta a Venezia e che da allora non ne possa fare più a meno.
“Il Moleskine è una delle mie cose preferite di sempre”, scrisse nel 2001 nel suo blog. Un oggetto perfetto dalle giuste dimensioni e dal giusto peso. Del resto secondo Gaiman
“l’unica differenza tra gli scrittori e l’altra gente è che noi prendiamo nota mentre lo stiamo facendo.” Come sarebbero le sue idee se non le annotasse in uno splendido Moleskine?