Da qualche settimana è disponibile al
download una registrazione audio, realizzata da Neil Gaiman in persona, del racconto dal titolo
A Study in Emerald vincitore del premio Hugo nel 2004 nella categoria miglior racconto breve. Se avete familiarità con la lingua inglese, potete recuperare anche il testo integrale del racconto in pdf a questo
indirizzo.
Uno
Studio in verde smeraldo è ambientato in una Londra "alternativa" del 1881 ed è un esplicito omaggio alle opere di Arthur Conan Doyle così come al genio di Lovecraft e al mito di Cthulhu.
Gaiman lascia supporre che il narratore sia Sebastian Moran, personaggio creato da Conan Doyle, ex colonnello dell’armata indiana di Sua Maestà Britannica che aveva servito la sua patria nella campagna di Jowaki, in quella Afghana, a Charsiab, Sherpur e Kabul, subendo una serie di torture e mutilazione fisiche.
Tornato dalla sua campagna Afghana, Moran stringe amicizia con uno stimolante coinquilino di casa, che si scoprirà essere un singolare investigatore privato dalla personalità molto simile al noto Sherlock Holmes, personaggio cui Gaiman fa riferimento, seppur alla lontana, "battezzando" un altro dei personaggi chiave della storia con il nome di "John (o forse James) Watson".
Nel corso del racconto l’investigatore e l’improvvisato aiutante si troveranno a dovere risolvere il mistero di un brutale e misterioso delitto. Similmente a quanto avviene in
A Study in Scarlett di Doyle, uno degli indizi sarà una scritta su un muro che recita
Rache… un indizio che condurrà l’indagine verso l’assassino ed un finale a sorpresa anch’esso pienamente rispettoso dei dettami dell’autore di Sherlock Holmes. [SPOILER] L’improvvisato aiutante Moran, infatti, alla fine conserva in maniera sospetta una lettera scritta dall’assassino; un atto che non stupisce se si fa riferimento al personaggio originale descritto da Doyle ovvero un famoso cacciatore di leoni ed onorevole combattente che, alla morte del professor James Moriarty con cui collaborava strettamente, divenne il più pericoloso criminale di Londra (vedasi le storie di Conan Doyle
L’avventura della casa vuota e
La valle della paura). [/SPOILER]
Del racconto esiste anche una versione italiana dal titolo
Uno studio in verde smeraldo, pubblicata sul numero 45 della rivista Robot edita da Delos Book e sta per vedere nuova luce in un volume dedicato a Lovecraft a cura di Bottero Editore dal titolo
Da Arkham alle stelle.
La lettura si rivela particolarmente scorrevole e gustosa: il lettore si immerge immediatamente nei panni del personaggio narrante che è parte della storia quasi in qualità di spettatore privilegiato. Pur non essendo un racconto che lascia la possibilità di deduzioni sulla identità dell’assassino, l’alone di mistero è insaporito da un mondo "parallelo", un "Nuovo Mondo" apparentemente "liberato" da un' "antica" popolazione non del tutto umana, che nel corso della storia verrà descritta sia come "vittima" (l’assassinio di uno dei nipoti preferiti della Regina Madre sarà all’origine delle attività investigative al centro della storia), che come "carnefice" (verranno denunciate, nel corso del racconto, la dubbia moralità e le disumane attività dei membri dell’Antica Razza).
In conclusione,
Uno studio in verde smeraldo è certamente uno di quei racconti che gli amanti di Gaiman, e non solo, avranno piacere a leggere e acquista un fascino particolare nella lettura offerta da Gaiman in persona nell’audiobook segnalato all’inizio dell’articolo. Non mancatelo!